lunedì 23 febbraio 2009

BELLA, STAI AL TUO POSTO.


«Alle donne proibirei la patente e il fumo» una frase dell'iraniano Ahmadinejad? No, del 27enne calciatore dell'Arsenal Andrei Arshavin.
«L'uomo fa l'uomo e dà la guida spirituale, la donna nutre e alleva i figli», parola di imam? No, di Povia

Parità di diritti un bel niente. Gli uomini, pari requisiti e livello, guadagnano ancora di più delle donne. Molto di più. Quando in casa arrivano i figli, è sempre lei a doversene occupare. Lavori domestici? Manco a parlarne. Stereotipi sulle donne al volante come se piovesse. Se una fa carriera: "l'ha data". Se è arrabbiata: è mestruata o uterina. Per non parlare dei dati sulle violenze domestiche e gli stupri, drammaticamente in crescita. Per le donne non è un bel periodo. Non solo in Afghanistan o in Iran, anche in Europa. Un maschilismo molto poco latente serpeggia pericolsamente ed è ora di reagire, soprattutto a certe dichiarazioni.
«Se ne avessi il potere proibirei alle donne di avere la patente. Uomo e donna per me appartengono a due specie differenti [...] Non sopporto le donne che fumano e quelle che mentono. Mi piacciono quelle alte, magre e con i fianchi stretti. Se una è così posso anche fare a meno di esaminarne il seno. Non ho preferenze sul colore dei capelli, quello che mi importa sono le buone maniere e lo stile». Non è una frase dell'iraniano Ahmadinejad, ma del 27enne miliardario e calciatore dell'Arsenal Andrei Arshavin. «L'uomo fa l'uomo e dà la guida spirituale, la donna nutre e alleva i figli. E insieme formano equilibrio e stabilità. Oggi, però, nessuno vuole fare la sua parte». La predica di un imam? Neanche per sogno. È la dichiarazione rilasciata dal cantante sanremese Povia alla rivista Vanity Fair.«Ci sono pecore buone e cattive. Quelle buone danno tanta lana, fanno tanto latte e tanti agnelli. Quelle cattive non mi interessano, non le saprei riconoscere a meno che essere cattive non significhi fare poca lana, poco latte e pochi agnelli. Indipendentemente dal fatto che siano tutte buone, so per certo che sono di una razza diversa dalla mia e so per certo che molti sanno che le pecore appartengono ad una razza diversa. Anche le donne». Donne come pecore, e non è neppure un pensiero di nicchia: la donna non deve lavorare, deve occuparsi della casa, deve fare figli e crescerli, dev'essere uno spiccato esempio di moralità (mentre gli uomini, si sa, hanno istinti legittimi da soddisfare), dev'essere bella ma non provocante, non deve fumare e neppure avere la patente.
A quando l'abolizione del diritto di voto?

domenica 22 febbraio 2009

APPROVATO DECRETO ANTI STUPRI

Scatta il decreto anti-stupri: sì ai volontari per la sicurezza, galera per gli stupratori.

Niente più arresti domiciliari per i violentatori. Aggravanti se gli stupratori sono parenti o insegnanti delle vittime, e se le vittime sono minori di 16 anni. Ulteriori aggravanti in caso di violenze di gruppo. Ergastolo per chi stupra e uccide la vittima. Patrocinio gratuito alle vittime di aggressioni, violenze sessuali e molestie. Più mezzi e strumenti per le forze dell’ordine: 100 milioni di euro e 2.500 nuovi assunti da impiegare sul campo. Termine per trattenere i clandestini nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie) elevato da due a sei mesi. Procedure più rapide, con maggior potere ai prefetti, per espellere gli illegali. E quanto alle ronde di privati cittadini, queste saranno associazioni a disposizione delle prefetture e dei comuni, con albi di volontari che ne faranno parte: agiranno disarmati, saranno composte in prevalenza da ex poliziotti e carabinieri, ed avranno il compito di segnalare ai sindaci attività sospette sul territorio. Inasprimento delle pene per lo stalking, le molestie sessuali spesso tra ex coniugi o fidanzati.

ASPETTI GIURIDICI

Il decreto legge anticipa di 100 giorni la tutela giuridica delle donne. La norma è già stata approvata al Senato ma ne vengono così anticipati gli effetti. Il governo sposta l'ambito dell'ordinamento giuridico per le vittime di violenza sessuale dalla parte delle donne come si evince da questi cinque punti principali del provvedimento: ergastolo per i violentatori omicidi, il carcere anche a chi commette violenza sessuale su minori, l'arresto il flagranza che dà accesso al rito per direttissima, ovvero il carcere in 48 ore per chi commette questi reati, il patrocinio gratuito a spese dello Stato per tutte le vittime e basta benefici carcerari per gli autori di violenza sessuale, cioè anche restrizioni alle misure alternative.
Sullo stalking sono previste sanzioni per gli episodi di molestie e minacce reiterate prima che possano degenerare in condotte più gravi: le pene vanno da sei mesi a 4 anni, con aggravanti se il reato è commesso da un ex partner o marito o ai danni di soggetti particolarmente deboli.
Il decreto sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri anticipa con 12 articoli le misure più urgenti del disegno di legge più ampio già approvato dal Senato. Il governo risponde così tempestivamente ad un allarme sociale particolarmente sentito dopo i casi ripetuti di violenze ad opera prevalentemente di immigrati irregolari, con precedenti penali alle spalle e perfino con provvedimenti di espulsione mai eseguiti dalla magistratura.

PUNTI RILEVANTI DEL DECRETO

Basta scarcerazioni facili.
E proprio alla magistratura si rivolge il punto più qualificante del decreto. Chi viene arrestato con prove evidenti per violenze e crimini sessuali non potrà più beneficiare degli arresti domiciliari. Dovrà essere trattenuto in carcere e processato rapidamente, essendo rafforzato il concetto di pericolosità sociale a carico di questi individui. Finora la concessione dei domiciliari, dai quali normalmente i colpevoli si eclissavano magari per andare a colpire di nuovo, era a discrezione dei pm e dei gip.
Ergastolo e aggravanti per chi stupra e uccide.
Ergastolo per chi commette un omicidio inerente a una violenza sessuale. E’ quanto prevede il decreto anti-stupri varato dal Consiglio dei ministri. Agli stupratori non saranno più concessi gli arresti domiciliari. È quanto prevede le «Modifiche al Codice di procedura penale”: si estende l’obbligatorietà della custodia cautelare in carcere per i delitti di prostituzione minorile, pornografia minorile, iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile, violenza sessuale, esclusi i casi di minore gravità, atti sessuali con minorenne, violenza sessuale di gruppo, etc. Si prevede l’arresto obbligatorio in flagranza per violenza sessuale, tranne i casi di minore gravità, e per violenza sessuale di gruppo con conseguente possibilità di procedere con rito direttissimo e celebrare il processo anche nell’arco di 48 ore.
Il governo difende le vittime.
Il governo difende le donne e le vittime in generale non solo bloccando le scarcerazioni facili, ma anche concedendo il gratuito patrocinio nei processi.
Volontari per la sicurezza.
I gruppi di volontari per la sicurezza potranno essere costituite da cittadini o ex appartenenti a forze armate, ma con la priorità per questi ultimi. Si tratta di ex poliziotti, carabinieri o appartenenti ad altri corpi dello Stato. Inoltre nel decreto e’ previsto un coinvolgimento rafforzato del comitato provinciale per la Sicurezza.
Fondi e potenziamento di uomini nella Polizia.
Infine stanziamento immediato al ministero degli Interni di 100 milioni di euro per allestire un sistema più efficace di presidio del territorio e 2.500 nuovi assunti tra le forze di polizia entro il 31 marzo.

venerdì 20 febbraio 2009

SEMINARIO DI FORMAZIONE CIVICA


Il gruppo agirelibere organizza un corso di formazione civica rivolto prevalentemente ai giovani e alle donne, in quanto soggetti che in contrano le maggiori difficoltà nell'accesso alla vita politica. Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze e gli strumenti per avvicinare all'impegno politico forze nuove e preziose per lo sviluppo e il rinnovamento di questo aspetto così rilevante della vita civile. Il corso si svolgerà presso la sala provinciale sita in Via Tornasacco.
Verranno distribuiti volantini informativi con relativo modulo di adesione.

PROGRAMMA

lunedì 2 marzo, ore 17.00

MARCO DE ANGELIS, scrittore e filosofo " A Cesare e a Dio? Politica e religione dopo la morte dello stato laico"

lunedì 9 marzo, ore 17.00

EMILIO DI VITO, scrittore e filosofo: " Democrazia, liberalismo e tradizione marxista-leninista nella seconda metà del '900"

lunedì 16 marzo, ore 17.00

ARTURO VERNA, dirigente scolastico: "Cittadino e pubblica amministrazione nella legislazione dell'ultimo decennio"

lunedì 23 marzo, ore 17.00

FABIO FEDE, prof. ass. Diritto pubblico comparato: "Sistemi elettorali: un'ottica comparata"

lunedì 30 marzo, ore 17.00

FRANCESCO MASSI, city manager: "La sfida della governance locale tra federalismo e management"

lunedì 6 aprile, ore 17.00

FABIO MASSIMO CONTI, dottore in legge: "La comunicazione efficace"
Coordina e modera il corso DONATELLA FERRETTI

SARANNO FORNITE DISPENSE
ALL'ATTO DELL'ISCRIZIONE AL CORSO VERRA' RICHIESTO UN CONTRIBUTO SPESE DI € 5.00

giovedì 12 febbraio 2009

LA FORZA DELLE IDEE



Il sogno politico di agirelibere è quello di promuovere e sostenere la speranza nel progetto possibile con idee, visioni, progetti, interazioni, azioni e passioni.

SOGNO E REALTA'
Com’è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non riesce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l’uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l’idea è un segmento di conoscenza
ancora inesplicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale

Kahlil Gibran

sabato 7 febbraio 2009

BEN essere DONNA - CONVEGNO SULL'ALIMENTAZIONE AL FEMMINILE


Martedì 17 Febbraio 2009 alle ore 17.30 presso la libreria Rinascita si Ascoli Piceno, si terrà il convegno "Ben essere Donna" - sul tema dell'alimentazione al femminile.

Interverranno la dott.ssa Paola Nanni, responsabile del Servizio Nutrizione Clinica di Ascoli Piceno, la dott.ssa Grazia Pespani, medico ginecologo e la dott.ssa Moira D’Isidori, psicologa e psicoterapeuta.
Durante l’incontro, moderato da Donatella Ferretti, verrà affrontato il tema dell’alimentazione e delle eventuali patologie correlate, allo scopo di fornire indicazioni utili per affrontare fasi delicate della vita della donna, dall’adolescenza alla menopausa.

COMMENTA LA CAMPAGNA DI TOSCANI CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE


L’immagine ritrae Mario e Anna, un bambino e una bambina, nudi, innocenti.
Mario è bellissimo, gracile, capelli neri, occhi azzurri. Oggi è un tenero bambino, eppure è già marchiato. Sotto la sua immagine appare una scritta choc, un verdetto sul suo futuro di maschio adulto: carnefice. Anna è paffutella, bionda, simpatica.
Sotto di lei, un’altra scritta anticipa un destino molto femminile: vittima. È la provocazione che il fotografo Oliviero Toscani ha scelto per affrontare il tema della violenza contro le donne, aderendo alla campagna lanciata da Donna Moderna.
La fotografia, nell’intento dell’autore, vuole indurre a chiedersi: “come è possibile che un essere umano tanto puro e innocente all’origine, potrà un giorno scagliarsi con violenza contro una donna?” L’intervistatrice di Donna Moderna chiede a Oliviero Toscani se, a suo avviso, un uomo violento sia tale perché figlio di una “cattiva madre”. Il fotografo risponde:"Nella stragrande maggioranza dei casi, sì. E vorrei che le madri ne fossero consapevoli: tocca soprattutto a loro educare i figli, crescerli nel segno del rispetto verso l’altro sesso e il resto del mondo".
Si chiede, quindi, se le donne siano veramente responsabili della violenza maschile nei loro stessi confronti, Toscani dice: “Può sembrare un paradosso, ma è proprio così. Molte madri, prese dagli impegni e dal lavoro, hanno abdicato all’educazione sentimentale dei figli".
A VOI IL COMMENTO...

PRIMO SI' DELLA CAMERA ALLA PENALIZAZIONE DELLO STALKING


Oggi la Camera ha approvato il disegno di legge che rende lo stalking, da semplice molestia, un vero e proprio reato, rubricato fra gli “atti persecutori”, punibile con pene che vanno da 6 mesi a 4 anni. E’ un giorno importante per le donne e per l’intera società civile. Il pronunciamento del Senato è atteso per la prossima settimana.

LA SHOAH DELLE DONNE


VOCI FEMMINILI DALL'INFERNO DEI LAGER E DELLE PERSECUZIONI NAZISTE
Oggi, 27 gennaio, Giornata della Memoria, vogliamo segnalare la testimonianza di donne vittime della follia nazista. Di alcune, la loro storia ci è giunta postuma, mentre altre sono riuscite a trasmettere di persona la loro esperienza. Racconti al femminile dunque, perchè ci aiutano a immaginare i diversi modi nei quali gli uomini e le donne risposero all'assalto nazista. Perchè l'esperienza di donne in condizioni di estrema vulnerabilità rivela il loro coraggio, il loro apporto alla resistenza armata nei ghetti, la peculiarità delle loro sofferenze. Perchè fu una donna che dal campo di Westerbork, prima di entrare per sempre ad Auschwitz, scrisse "Trovo bella la vita e mi sento libera".

SOPRAVVISSUTE PER TESTIMONIARE
"Tredici anni spauriti" di Liliana Segre. In una dettagliata intervista racconta la propria esperienza ad Auschwitz-Birkenau. Donne e conoscenza storica.

"Signora Auschwitz" di Edith Bruck. Scrittrice ungherese deportata a quindici anni nei lager: siamo sopravvissuti per testimoniare. Shalom.

"Le mie nove vite" di Carola Cohn. Deportata a Terezin e, successivamente, ad Auschwitz e Mauthausen. Diamo un futuro alla memoria.

"Il silenzio dei vivi" di Elisa Springer. Non si può descrivere Auschwitz, non ci sono parole che possano bastare! Centro Documentazione Educativa.

"Fa' che io non divenga fumo" di Liana Millu. Venne il funesto 1938, con le leggi razziali; poi la guerra e poi venne Auschwitz. La memoria della Shoah.

"I disegni di una bambina" di Helga Weissova. "Disegna ciò che vedi", furono le parole di mio padre a Terezin. Istituto Comprensivo di Calcinate.

"Acqua nera e bucce di verdura" di Nuska Hoffman. Reduce del campo di lavoro nazista di Trautenau. Cento domande per non dimenticare. ITG "Nottolini".

"Da Bologna a Ravensbruck" di Nella Baroncini. Superstite di una famiglia italiana deportata perchè stampava ciclostili antifascisti. Testimonianze dai lager.

"Lieto fine, libertà e confetti" di S. Wera. Insieme alla Liberazione, il matrimonio con l'italiano che l'aveva aiutata al campo di lavoro di Maingazen. Schiavi di Hitler.

Ricordiamo infine le parole dense di coraggio e di speranza di Etty Hillesum, una donna che seppe dare un grande messaggio d'amore dall'inferno della deportazione: "Ho il dovere di vivere nel modo migliore e con la massima convinzione, sino all'ultimo respiro".

SENTENZE CHOC


Un giovane giornalista, Marco Grasso, ha recentemente pubblicato una lunga lista di SENTENZE CHOC della Cassazione che riguardano la sfera delle violenze sessuali.
Ne sottoponiamo alcune alla vostra attenzione e al vostro commento.
Non è stupro se il rapporto è orale – Aprile 1994. E' «arduo ipotizzare» una violenza sessuale fra coniugi in caso di coito orale, in quanto «la donna avrebbe potuto in ogni caso reagire e sottrarsi al compimento dell’atto da lei non voluto»

Se il capoufficio è innamorato è galanteria – Agosto 1997. Non si tratta di molestie sessuali sul lavoro se il capoufficio invita la segretaria a cena e tenta di baciarla. Purché dimostri un «sentimento profondo e sincero».

Se piange non millanta – Gennaio 1998. Le lacrime di una donna vittima di violenza possono essere un elemento probante che «inchioda» il violentatore, un elemento «idoneo a garantire la sincerità delle dichiarazioni della parte offesa».

Non c’entra se è incinta – Ottobre 1999. Violentare una donna al settimo mese di gravidanza non è un’aggravante. Al contrario, si possono applicare al violentatore le attenuanti generiche, purché si tratti di un caso di «minore gravità».

Non è stupro se lei indossa blue jeans – Nel 1998 una sentenza della Cassazione stabilì che non si poteva parlare di stupro se la vittima indossava blue jeans. Impossibile sfilare questi pantaloni senza la "fattiva collaborazione di chi li porta".

Meno grave lo stupro se lei non è vergine – Febbraio 2006. «Il danno è più lieve» se la ragazza ha già avuto rapporti sessuali».

Le attenuanti delle condizioni di vita – Aprile 2006. Il reato di violenza sessuale può essere punito meno gravemente se viene commesso in un contesto ambientale degradato. «Le degradatissime condizioni di vita» in cui avvengono i fatti non coinvolgono solo le vittime «ma anche gli stessi imputati»

Stupro non sempre reato se lei aveva detto sì – Luglio 2006. La Corte dà annulla la condanna di un ragazzo di Latina perché la ragazza all’inizio aveva acconsentito ad andare in macchina con lui. Il ragazzo avrebbe agito «nella certezza di avere un rapporto consentito», e quindi «poteva non aver percepito quel disagio che la ragazza aveva successivamente manifestato».

LE SENTENZE"RESTRITTIVE"
In due è già branco
– Ottobre 1999. Sono sufficienti due violentatori per l’aggravante di violenza sessuale compiuta dal branco.

Lo stupro è stuproOttobre 1999. Niente sconti di pena se il violentatore non riesce a congiungersi carnalmente con la donna per via della sua opposizione .
Va bene i jeans ma..Novembre 2001. Viene specificato che portare i jeans non è una ragione sufficiente per escludere il reato di violenza sessuale. In particolare, la paura della vittima può facilitare a sfilare i pantaloni.

Vittime disinvolteDicembre 2002. Il fatto che una donna si mostri «disinvolta» e «disponibile all’aspetto amicale non può costituire motivo per concedere all’uomo che l’ha violentata l’attenuante e la riduzione di pena prevista per i fatti di minore gravità».

Solo una palpatina?Novembre 2005. Anche una palpatina sui pantaloni è reato di violenza sessuale se la persona non è consenziente.

NEANCHE CON UN FIORE - Convegno 25/11/2008







Il 25 novembre 2008 presso la Sala Pastori del Polo S. Agostino, si è tenuto il convegno "neanche con un fiore", organizzato dal nostro gruppo femminile per celebrare la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne. In linea con gli intenti concreti ed operativi dell'Associazione, abbiamo invitato i due consiglieri regionali, Guido Castelli (AN) e Francesco Comi (PD), relatori di una proposta di legge bipartisan approvata dal Consiglio Regionale delle Marche per la tutela e la difesa delle donne.
I relatori hanno presentato con estrema chiarezza il contenuto della legge evidenziandone le caratteristiche di maggiore interesse: il finanziamento già stanziato per centri di accoglienza e di supporto a donne maltrattate e la formazione di personale adeguato per questo ruolo delicato. Al convegno era presente anche l'avv. Cristina Gagliardi, difensore civico comunale, che ha fornito preziose informazioni sul suo ruolo di garante del diritto e sulle vie legali che le donne in difficoltà possono intraprendere.
La folta platea ha seguito con interesse e partecipazione il dibattito, moderato da Donatella Ferretti, che ha visto gli interessanti interventi della dott.ssa Grazia Pespani, ginecologa da anni operante presso l'Aied, dell'avv. Daniela Carbone, che è intervenuta sulle mutilazioni sessuali e della dott.ssa Di Feliciantonio, direttrice della Casa Circondariale di Marino del Tronto. L'associazione ringrazia tutti i partecipanti e ribadisce il proposito di monitorare attentamente l'iter burocratico della legge regionale, per fare sì che i fondi e gli interventi previsti vengano effettivamente portati sul nostro territorio provinciale.